
Quando si parla di progetti PNRR o finanziati da fondi europei, l’attenzione è tutta concentrata sulle scadenze, sui milestone da raggiungere, sulle somme da rendicontare. Ma cosa accade una volta che il progetto è chiuso, il contributo è erogato e la rendicontazione completata?
La vera sfida inizia proprio lì: garantire che il progetto resti vivo, utile, funzionale, oltre il tempo del finanziamento. Questo è il tema della sostenibilità post-progetto, spesso sottovalutato nella fase di programmazione e di attuazione.
Perché la sostenibilità post-progetto è un problema reale?
Molti progetti, anche ben gestiti e rendicontati, rischiano di esaurire il loro impatto al termine del finanziamento.
Le cause principali sono:
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assenza di un piano di gestione a regime: l’opera, il servizio o la piattaforma realizzati restano senza risorse dedicate per la manutenzione e l’aggiornamento.
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carenza di personale formato o responsabile: le competenze acquisite durante il progetto si disperdono, perché non consolidate o legate a figure esterne.
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mancata integrazione nei processi ordinari dell’ente: ciò che era stato pensato come innovazione resta isolato, senza essere assorbito nell’operatività quotidiana.
Il rischio? Che un investimento pubblico importante perda valore nel tempo e che si generino costi occulti (per manutenzioni straordinarie, riattivazioni, ri-progettazioni future).
Come si progetta la sostenibilità fin dall’inizio?
Un progetto PNRR o europeo non dovrebbe mai essere pensato solo in funzione della milestone finale. Alcuni elementi chiave da considerare già in fase di programmazione:
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inserire il piano di gestione post-progetto nel progetto stesso, con indicazione delle risorse umane e finanziarie necessarie per il mantenimento.
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coinvolgere l’ente in tutte le fasi, in modo che il progetto non sia “calato dall’alto” ma diventi patrimonio interno.
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curare la formazione interna: ogni nuovo strumento, piattaforma o processo va accompagnato da un percorso di empowerment del personale.
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assicurare la compatibilità con i processi esistenti: un progetto sostenibile è quello che si integra senza creare duplicazioni o sovrapposizioni.
Il ruolo del supporto tecnico per la sostenibilità
Nel mio lavoro al fianco degli enti pubblici, mi sono resa conto che una delle funzioni più importanti del supporto tecnico-amministrativo è proprio questa: aiutare l’ente a progettare oltre il progetto, a costruire soluzioni che restino, che siano gestibili e che continuino a produrre valore.
La sostenibilità non si improvvisa al termine del finanziamento. Si costruisce giorno per giorno, con metodo, visione e coerenza.
In conclusione
Un progetto finanziato non è un punto di arrivo. È un mezzo per rafforzare strutture, processi, competenze.
Se non viene programmata la fase post-progetto, si rischia di sprecare non solo risorse economiche, ma anche fiducia pubblica e opportunità di crescita.
Saper progettare la sostenibilità significa, in fondo, fare buona amministrazione.
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