Dopo finiscono i progetti PNRR? La sfida della sostenibilità dopo la chiusura.

Pubblicato il 22 giugno 2025 alle ore 11:32

Quando si parla di progetti PNRR o finanziati da fondi europei, l’attenzione è tutta concentrata sulle scadenze, sui milestone da raggiungere, sulle somme da rendicontare. Ma cosa accade una volta che il progetto è chiuso, il contributo è erogato e la rendicontazione completata?

La vera sfida inizia proprio lì: garantire che il progetto resti vivo, utile, funzionale, oltre il tempo del finanziamento. Questo è il tema della sostenibilità post-progetto, spesso sottovalutato nella fase di programmazione e di attuazione.

Perché la sostenibilità post-progetto è un problema reale?

Molti progetti, anche ben gestiti e rendicontati, rischiano di esaurire il loro impatto al termine del finanziamento.
Le cause principali sono:

  • assenza di un piano di gestione a regime: l’opera, il servizio o la piattaforma realizzati restano senza risorse dedicate per la manutenzione e l’aggiornamento.

  • carenza di personale formato o responsabile: le competenze acquisite durante il progetto si disperdono, perché non consolidate o legate a figure esterne.

  • mancata integrazione nei processi ordinari dell’ente: ciò che era stato pensato come innovazione resta isolato, senza essere assorbito nell’operatività quotidiana.

Il rischio? Che un investimento pubblico importante perda valore nel tempo e che si generino costi occulti (per manutenzioni straordinarie, riattivazioni, ri-progettazioni future).

Come si progetta la sostenibilità fin dall’inizio?

Un progetto PNRR o europeo non dovrebbe mai essere pensato solo in funzione della milestone finale. Alcuni elementi chiave da considerare già in fase di programmazione:

  • inserire il piano di gestione post-progetto nel progetto stesso, con indicazione delle risorse umane e finanziarie necessarie per il mantenimento.

  • coinvolgere l’ente in tutte le fasi, in modo che il progetto non sia “calato dall’alto” ma diventi patrimonio interno.

  • curare la formazione interna: ogni nuovo strumento, piattaforma o processo va accompagnato da un percorso di empowerment del personale.

  • assicurare la compatibilità con i processi esistenti: un progetto sostenibile è quello che si integra senza creare duplicazioni o sovrapposizioni.

Il ruolo del supporto tecnico per la sostenibilità

Nel mio lavoro al fianco degli enti pubblici, mi sono resa conto che una delle funzioni più importanti del supporto tecnico-amministrativo è proprio questa: aiutare l’ente a progettare oltre il progetto, a costruire soluzioni che restino, che siano gestibili e che continuino a produrre valore.

La sostenibilità non si improvvisa al termine del finanziamento. Si costruisce giorno per giorno, con metodo, visione e coerenza.

In conclusione

Un progetto finanziato non è un punto di arrivo. È un mezzo per rafforzare strutture, processi, competenze.

Se non viene programmata la fase post-progetto, si rischia di sprecare non solo risorse economiche, ma anche fiducia pubblica e opportunità di crescita.

Saper progettare la sostenibilità significa, in fondo, fare buona amministrazione.

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